Amarcord. La volta che Iannucci e il Benevento fermarono Falcao&co

Correva l'anno 1975 e l'Internacional de Porto Alegre, compagine di spicco del calcio brasiliano, approdava in Italia per una serie di partite amichevoli nel "Belpaese" sul finale di stagione. Tra le avversarie della compagine che vedeva allora tra le proprie fila Paolo Roberto Falcao, passato poi alla Roma, vi fu anche il Benevento dell'allora mister Santin e con, tra i massimi dirigenti, Antonio Bocchino ed Erminio Tesauro. La compagine sannita era reduce dalla promozione in Serie C ottenuta nell'anno precedente e chiuse quel campionato al quarto posto dietro Catania (promossa in B), Bari e Lecce.
La gara disputata al "Meomartini" in notturna terminò con il punteggio di 1-1, un risultato eclatante vista la differenza di caratura tra i fortissimi brasiliani e la compagine giallorossa. Furono i "carioca" a passare per primi in vantaggio al 39' con Valdemiro dopo aver controllato agevolmente il gioco per tutta la prima frazione e meritando, in base a quanto narrato dalle cronache dell'epoca, anche qualche rete in più.
Nella ripresa, però, la formazione allenata da Santin e con in campo elementi del calibro di Zica e Fracassi, saliva in cattedra e siglava il gol del pareggio al 22' con Gianclaudio Iannucci, l'allora "golden boy" della formazione sannita. Il giovane Iannucci sfoderò il proprio repertorio migliore e portò la sua squadra al pareggio oltre a deliziare il pubblico presente con giocate degni dei forti brasiliani. Compagine sudamericana che rimaneva anche in 10 uomini per l'espulsione di Claudio all'84', reo di una serie di brutti falli dovuti al nervosismo montato nella seconda frazione di gara a causa della rimonta dei padroni di casa.
Una serata di calcio davvero da ricordare per i 4000 spettatori che gremirono il "Meomartini" e che consacrò il talento di Iannucci.

Benevento - Salernitana


